sanificazione Milano

In questo periodo di emergenza sanitaria, effettuare un’accurata sanificazione degli ambienti di lavoro, non è solo consigliato e raccomandato, ma assolutamente necessario per ripartire in sicurezza e dare il via alla fase 2.
Le nuove disposizioni governative prevedono l’obbligo di effettuare una pulizia giornaliera degli ambienti di lavoro e una sanificazione periodica.
La sanificazione non è altro che una disinfezione meticolosa degli ambienti atta ad eliminare ogni agente patogeno dalle superfici, il passo successivo ad una pulizia di routine.

Cosa prevede una sanificazione

Una sanificazione professionale deve essere effettuata innanzitutto da personale qualificato e appositamente formato.
Si devono utilizzare appositi prodotti per il l’eliminazione di agenti patogeni. Nel caso specifico del Covid-19, il Ministero della Salute, nella circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020, ha raccomandato come unico strumento efficace l’ipoclorito di sodio.
Nel caso di ambienti quali magazzini e zone produttive, il prodotto viene immesso nell’ambiente tramite il metodo a nebbia fredda (nebulizzazione), nell’ipotesi in cui esso invece non possa essere utilizzato, come ad esempio in ambienti in cui sono presenti pc, tastiere e altra strumentologia elettronica, bisogna utilizzare alternativamente un detergente disinfettante a presidio medico chirurgico a base alcolica.

Il credito d’imposta del 60%

La misura di agevolazione relativa al credito d’imposta per le sanificazioni è stata inserita nell’ articolo 64 del decreto Cura Italia, aggiornata poi con il DL n. 34 del 19 maggio 2020, e prevede un risparmio del 60% sulle spese sostenute per la rimessa in sicurezza degli ambienti lavorativi, che siano uffici, fabbriche, magazzini, negozi, hotel, ristoranti, studi professionali, palestre o centri sportivi, per un importo massimo di € 80.000,00 per ciascun soggetto richiedente.
Per chiarezza: il credito d’imposta non prevede una riduzione del prezzo della prestazione di sanificazione effettuata dell’impresa di pulizia, ma della trasformazione del 60% della spesa effettuata in bonus usufruibile per il pagamento di tasse e contributi dovuti allo Stato.

Quali sono le spese ammesse per ottenere il credito d’imposta

  •  Spese sostenute per la sanificazione degli ambienti lavorativi e degli strumenti utilizzati;
  •  Acquisto di prodotti detergenti ed igienizzanti, nonché l’acquisto dpi (dispositivi di protezione individuale) come mascherine, guanti, occhiali protettivi, visiere, calzari e tute di protezione;
  •  Acquisto di altri dispositivi di sicurezza quali termoscanner, termometri, vaschette decontaminanti, barriere e divisori di sicurezza per mantenere il distanziamento sociale ( e spese di intallazione).

A chi spetta il credito d’imposta per la sanificazione

Possono usufruire del credito d’imposta per la sanificazione tutte le imprese, senza distinzione di settore o fatturato, i professionisti e tutti coloro che svolgono un’arte.

Questa misura serve ad alleggerire dal dispendio economico le imprese al momento della ripresa delle attività che, obbligatoriamente, dovranno adottare sistemi di sicurezza straordinarie per mantenere salubri gli ambienti di lavoro a tutela della salute di tutti i dipendenti e collaboratori, imprese già segnate da una precarietà lavorativa a causa del lockdown che ha inevitabilmente portato ad una significativa riduzione del volume degli affari.