Sono mesi ormai che ce lo chiediamo: quanto resiste il coronavirus sulle superfici?
Nessuna risposta è mai stata rilasciata dagli organi di competenza, fino ad oggi.
Il Ministero della Salute ha infatti rilasciato una comunicazione con lo scopo di chiarire alle attività in ripresa nella fase 2, modi e tempi per disinfettare e sanificare gli ambienti e le superfici.
Alla base della riduzione del rischio di contagio rimangono il distanziamento sociale e l’utilizzo di mascherina e gel disinfettante, il maggior veicolo di contagio sono sempre i droplets (goccioline di saliva originate dall’atto del respirare, parlare e starnutire) ma bisogna fare attenzione anche a tutte le superfici in cui, inevitabilmente, entriamo in contatto nello svolgimento delle nostre attività quotidiane.
Corrimano, interruttori della luce, maniglie di porte e portoni, sedili di metropolitane e autobus: dopo quanto tempo sono liberi dalle particelle infette?
Una tabella ci chiarifica la situazione:
Sulla carta il virus rimane fino a 3 ore, mentre sulla plastica rimane ben 7 giorni.
I consigli per le imprese e le attività, da seguire per ridurre il rischio di contagio:
• Detergere accuratamente superfici ed oggetti di uso comune;
• Utilizzare prodotti ad azione virucida;
• Effettuare spesso un ricambio d’aria nell’ambiente e garantire una corretta ventilazione degli stessi.
Qui potete trovare la circolare del Ministero della Salute in cui si chiarisce finalmente l’effettiva permanenza delle particelle del coronavirus sulle varie superfici.